RAGAZZO SUICIDA: CANNABIS? MENO MIOPISMO E PIU' RESPONSABILITA' DI AUTOCRITICA.
- Mirko Pagano
- 16 feb 2017
- Tempo di lettura: 4 min
Il suicidio del ragazzo sedicenne di Lavagna, in provincia di Genova, ha scosso decisamente l’opinione pubblica, e sia il sottoscritto che il nostro Collettivo non ne siamo rimasti immuni. Arrivare a suicidarsi a sedici anni è una cosa che onestamente sfugge ad ogni logica, indipendentemente da quale possa essere il motivo. Noi del Fronte Indipendentista Duosiciliano, non siamo assolutamente interessati alla Politica Italiana che rinneghiamo, ma siamo costretti a fare una piccola eccezione, visto lo sdegno che ci ha provocato l’opportunismo che la tale Politica, anche in questo caso ha saputo mostrare. Infatti sia il PD che Rifondazione “Comunista” hanno commentato immediatamente l’accaduto invocando la Liberalizzazione delle droghe leggere. Non vogliamo nemmeno entrare nel merito della questione sul fatto se sia giusto o meno liberalizzare le droghe leggere… potremmo snaturarci dall’essere veramente Comunisti e pronunciarci a favore, se questo possa servire a salvare delle giovani vite, il punto purtroppo non è questo. Non vorremmo nemmeno commentare la posizione di un Partito come Rifondazione “Comunista”, che per l’appunto si dichiara orgogliosamente “Comunista” senza probabilmente saper rispondere alla domanda: “In un qualunque Paese dove vige il Socialismo, esiste la Liberalizzazione delle droghe leggere?”, ma il punto purtroppo non è nemmeno questo. Potremmo soffermarci sul fatto che due Partiti politici italiani, abbiano preso immediatamente la “palla al balzo” su un evento così increscioso, per trarre rapidamente le proprie conclusioni di comodo, cercando di sfruttare l’emotività del momento per influenzare i pensieri del Popolo, senza andare a farsi delle domande…il punto potrebbe essere questo, ma poi neanche tanto, vista l’onestà intellettuale che regna nella squallida quanto criminale Politica Italiana. Fare Politica, sia per il sottoscritto che per il nostro Collettivo è individuare i problemi del Popolo e cercarne le soluzioni. Siamo davvero convinti che la causa del suicidio di quel ragazzo di sedici anni sia stata la mancata liberalizzazione delle droghe leggere? Secondo me, no! Ci siamo mai chiesti come facciamo crescere i nostri ragazzi negli ultimi vent’anni? Ci siamo mai chiesti che valori hanno e quali ne stiamo trasmettendo a queste generazioni? Ci siamo mai chiesti perché i ragazzi di oggi siano sempre più fragili emotivamente e psicologicamente? Chi sono i giovani di oggi, a partire dai quindicenni fino ad arrivare ai venticinquenni? Sono ragazzi che, salvando le solite eccezioni, hanno un’ignoranza di base elevatissima (ricordo che l’Italia è primatista nella classifica dell’analfabetismo funzionale), non sanno esprimersi, non hanno voglia di lavorare e anche quando sopraggiunge tale voglia, hanno pretese incredibili, per la loro età ed esperienza. Sono ragazzi senza il minimo concetto di solidarietà, sempre più rapaci, sempre più violenti, sempre più egoisti. Sono ragazzi che hanno paura di ogni cosa, purtroppo sempre più spesso del “diverso”, ragazzi che crescono sapendo che dietro di loro c’è sempre un supporto benevolo genitoriale alle loro malefatte, ragazzi che vivono esigendo il sostentamento economico della loro famiglia. Ragazzi che, sempre più spesso, pensano sia un merito essere nati nella parte del Mondo ricca, ignorando che si tratta di pura fortuna. Ragazzi che non hanno senso civico, non hanno rispetto per il prossimo e per il lavoro altrui. Ragazzi che arrivano ad umiliare addirittura i professori di scuola, ottenendo il beneplacito dei loro mamma e papà. E allora cosa dovrebbe fare la Politica? Beh, per noi è Politica cercare di sensibilizzare i Genitori su vari argomenti, cercare di “aiutarli” nel loro compito educativo, magari facendo corsi, pubblicità progresso che siano davvero utili, che vadano al nocciolo della malattia e non soltanto ai soliti sintomi. Per noi è Politica, cercare di ristrutturare la scuola, cercando di dare più spazio ed autorità agli insegnanti, cercando di inasprire le pene per chi è insubordinato. Chi è nato a cavallo tra gli anni ’70 e ’80, ricorda sicuramente com’era la scuola… e ne ricorda anche il rispetto e, perché no, la paura che incuteva tale istituzione. Noi, ovviamente facendo sempre attenzione alle solite generalizzazioni, eravamo giovani che non ci pensavamo nemmeno ad essere maleducati con i nostri insegnanti, eravamo giovani che non festeggiano per ogni singolo bel voto, eravamo giovani che per “andare bene a scuola” dovevamo davvero sudare le proverbiali sette camicie. Eravamo giovani che tremavamo, quando i nostri insegnanti “mandavano a chiamare i Genitori”, coscienti del fatto che mamma e papà non ce l’avrebbero “fatta passare liscia”. Eravamo giovani che rispettavano sia le persone più anziane di noi, che i loro consigli, eravamo ragazzi che aiutavamo chi era in difficoltà…avevamo un’altra sensibilità, un’altra visione della Società e del Mondo. Eravamo giovani che ciò che ottenevamo, dovevamo guadagnarcelo e probabilmente avevamo più coscienza del valore delle cose. Non ci si rende conto purtroppo che dare costantemente soldi facili ad un ragazzo, coprire i suoi errori, esaltarne sempre il suo ego, difenderlo a priori a dispetto delle autorità o degli insegnanti, glorificare la sua autostima facendogli credere di essere ciò che in realtà non è, non è fare del bene al ragazzo, quanto piuttosto fargli del male…molto male. E allora arrivano i casi, nella quale la paura per un qualsiasi imprevisto prende il sopravvento, ed una mente non matura e viziata da malati processi mentali, decide di fare ciò che sarebbe stato impensabile per un giovane educato diversamente. E allora? Il problema qual è? Se anche la cannabis fosse stata legale… siamo sicuri che quel giovane non avrebbe trovato mai nessun altro stupido imprevisto per compiere il suo malsano gesto? Quanti ne vediamo di suicidi di giovani adolescenti, e per le cause più disparate? Mi dispiace ripetermi, e credetemi, mai come questa volta vista la tragedia, ma per risolvere i problemi, bisogna prendere coscienza prima di tutto del problema stesso: la nostra civiltà, sta andando incontro alla naturale evoluzione della Decadenza Occidentale, un dramma basato sulla degenerazione dei valori malati che l’Occidente Capitalista propone. Se non cambieremo modo di vivere ed educare, purtroppo queste tragiche fini, saranno sempre più “normali”.

コメント