LA "BUONA SCUOLA" SOCIALISTA: IL NOSTRO FUTURO?
- Mirko Pagano
- 17 ott 2016
- Tempo di lettura: 4 min

Per anni siamo stati abituati ad un determinato sistema scolastico. Un sistema antiquato e che, a livello medio d'istruzione, non produce lavoratori con un buon grado di specializzazione, facendoli vagare nel mondo del lavoro in cerca di apprendistati o peggio finendo con il fare tutt'altri lavori, se si trovano! Le Università poi, producono laureati che saranno pure ferrati nella loro materia, ma che denotano, molto spesso, gravissime lacune di cultura generale. Insomma un sistema scolastico che da allo studente solo l'essenziale(in molti casi nemmeno quello), produce lavoratori scarsamente preparati, erroneamente motivati solo da principi di carriera e che vengono a gravare pesantemente sull' economia familiare. La "Buona Scuola" di Renzi, ultimamente ha ancora più aggravato il quadro della situazione, rendendolo addirittura drammatico al Sud,dove a causa della discriminazione di fondi, non si trovano scuole a sufficienza per gli studenti e dove se ne trova una, la si scova con una grave mancanza di insegnanti...deportati al Nord.
Voglio invece raccontarvi, di un'altra "Buona Scuola", un sistema scolastico efficiente, giusto, altamente professionale, che puntava a costruire dapprima Cittadini e successivamente ottimi lavoratori pronti ad offrire il proprio contributo alla Comunità, non andando a costare assolutamente nulla alla famiglia dello studente, dato che era completamente gratuito per ogni ordine e grado. Voglio parlare del sistema scolastico dell'Unione Sovietica. Tale sistema iniziava a prendersi cura del futuro Cittadino già a 3 mesi di vita, iniziava infatti il sistema pre-scolare con gli Asili Nido fino ai 3 anni e con le Scuole Materne fino ai 6 anni dove si insegnava ai bambini già a leggere e scrivere. Esisteva una rete molto ramificata e presente sul territorio e questo permetteva alle madri di andare a lavorare tranquillamente. Terminato questo primo ciclo, iniziava il sistema scolastico vero e proprio, ovvero una serie di dieci classi, che portava l'alunno fino ai 16 anni e a conseguire il diploma. Il programma scolastico, non si limitava alle semplici nozioni teoriche che erano superiori ai pari età occidentali, ma, a partire dai 9 anni, si dedicava ampio spazio anche ai laboratori manuali e alle visite nelle fabbriche o nelle officine, per apprendere i segreti del mestiere di operai ed artigiani. Parallelamente a questo, c'era l'organizzazione extra-scolastica dei Pionieri, un'organizzazione che si prendeva cura dei ragazzi dai 9 ai 16 anni, non solo istruendoli nei valori Socialisti, ma facendoli lavorare manualmente ora nei campi, ora nelle fabbriche, dando un valido contributo alla Società Sovietica, apprendendo sani principi come l'umiltà e la solidarietà e infine imparando ad ascoltare i consigli dei più esperti. Insomma, al Diploma arrivava un ragazzo di 16 anni, che secondo gli studi occidentali effettuati, era preparato e pronto quanto un laureato delle Università capitaliste. Terminato questo percorso, finiva anche la scuola dell'obbligo, e lo studente aveva tre scelte: 1)iniziare a fare apprendistato come operaio generico o contadino per la durata di 2 anni, fino ad immettersi nel mondo del lavoro. 2)iniziare il percorso della Formazione Professionale. 3)accedere al Sistema Superiore d'Istruzione. La Formazione Professionale era formata dalle Scuole Professionali della durata di 2 anni, che fornivano la qualifica di Operaio Specializzato. Oltre a queste scuole c'erano gli Istituti Tecnici, della durata di 4 anni, che fornivano la qualifica di Tecnico Specializzato(per fare un esempio l'infermiere era un tecnico specializzato). Dunque all'età massima di 20 anni, usciva dalla scuola, un Cittadino Lavoratore altamente specializzato nel suo futuro lavoro, con una cultura superiore a un laureato occidentale e ottimamente indottrinato nei sani valori Socialisti. Il Sistema Superiore d'Istruzione, invece era formato dalle Accademie e dalle Università. Le Accademie erano il primo passo e duravano 5 anni, dando una qualifica di Specialista al Cittadino che aveva, nel frattempo, soli 21 anni. Solo gli Specialisti potavano accedere alle Università, che avevano due gradi: Dottorato e Post-Dottorato. Il primo durava 3 anni e conferiva la qualifica di Dottore, superato questo ostacolo arrivava, per i più preparati, il Post-Dottorato della durata di 5 anni che portava il Cittadino ad essere Ricercatore o Professore all'età di 29 anni. Dal punto di vista qualitativo, é sempre stato affermato, anche dagli organi competenti occidentali, che il Sistema Scolastico Socialista era di gran lunga superiore e competitivo di quello capitalista. Ma bisogna aggiungere una cosa: lo studente socialista conseguiva titoli scolastici per meglio servire il Popolo e non per scopi di carriera come il suo omologo occidentale. Poca era infatti la differenza retributiva che passava tra un Dottore ed un Operaio. Oggi, tale sistema scolastico si può ammirare a Cuba, in Corea del Nord e in Cina. Poco si sa delle qualità dei primi due paesi,se non quelle riportate dai dati internazionali, anche perché la propaganda occidentale di certo, non ne glorifica i giusti meriti, ma posso confermare le mie certezze, in base a ciò che afferma più di qualche Cinese nel nostro paese che ha avuto un'istruzione occidentale. Ebbene, uno dei motivi principali della loro riluttanza a tornare nel loro paese é proprio la loro scarsa competitività a livello scolastico che si rapporterebbe nel mondo del lavoro. Insomma, quando si parla di "Buona Scuola", noi Comunisti intendiamo questo tipo di Scuola. Con la speranza che un giorno i nostri figli possano avere questo tipo di futuro...nel loro paese, le Due Sicilie libere,indipendenti e Socialiste!
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